Disincentivare: parola troppo composta per essere recepita al primo ascolto, e troppo semplice per essere applicata senza una strategia chiara e definita. Oggi la vendita di camere e servizi alberghieri, inutile dirlo, passa principalmente attraverso il canale di internet che, se ben gestito, può portare il fatturato generato in un hotel anche al 60/70% del fatturato totale.
La presenza sulla rete, se dobbiamo fare una fotografia dell’hotelierie italiana ad oggi si può riassumere come segue:
– presenza attraverso un sito web proprio (spesso non ottimizzato per tutte le piattaforme, soprattutto mobile)
– presenza di un modulo di contatti o di un booking engine scollegato ai canali di distribuzione
– massiccia presenza su booking.com (soprattutto in termini di condizioni restrittive: obbligo di allotment, controlli stretti sulla parità, alte commissioni per posizioni di prestigio)
– scarsa creatività nella formulazione di offerte e pacchetti (la maggior parte si muove su una tariffa web rimborsabile ed una scontata non rimoborsabile)
Naturalmente, con questo scenario, l’hotel rimane limitato a poche mosse nello scacchiere delle sue politiche di revenue management: alzare la commissione a booking, aumentare le camere in vendita a booking e asepettare!
Che ne direste di disincentivare, anzi di una disincentivazione progressiva?
Magari con queste semplici mosse:

Costruisci un sito web ottimizzato per smartphone e tablet
(senza Flash, con contenuti e foto ottimizzate)
Sapevi che oggi più del 40% delle visite di un sito web vengono da mobile?
Attiva un booking engine che ti consenta di avere delle aperture tramite CHANNEL MANAGER
Limita a 3/4 forti canali di vendita (booking.com, expedia, agoda)
Negozia con booking.com condizioni più favorevoli
Sei un di B&B o Affittacamere? Fai azzerare la richiesta di allotment obbligatorio!
Crea, attraverso il booking engine, dei pacchetti dinamici con FlashSales,
Coupon Sales, AddOn gestiti con limitazioni su tempo (advanced booking o last minute)
e minimum stay
Diversifica il costo della commissione cercando di attivare anche soluzioni di WEB ADVERTISING che possano sostituire il costo della commissione di booking come:
– GOOGLE ADWORDS: ad esempio investendo una piccola quota in brand protection per evitare che le ricerche del vostro hotel vengano tutte catturate da booking
– TRIPCONNECT: se godete di una buona reputazione su TRIP ADVISOR, potete cercare di ottimizzare la conversione con accessi che provengono da questo canale
– DEM efficaci e con risultati garantiti: se una buona newsletter è spedita ad un gruppo di utenti fidelizzato la conversione può essere molto significativa
Quindi, quali sono i prossimi passi?
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